Mutui prima casa per lavoratori autonomi e liberi professionisti giovani: una guida

Chi svolge una professione come lavoratore autonomo o come libero professionista non percepisce uno stipendio fisso e uguale tutti i mesi. Questo aspetto rappresenta certamente un limite e non è visto di buon occhio da banche e finanziarie per la concessione di prestiti e mutui. Tuttavia, oggi anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti hanno la possibilità di richiedere dei mutui ovvero soluzioni di finanziamento fatte apposta per loro che possono essere utili ad esempio per l’acquisto di una nuova casa.

Mutui prima casa e valutazione situazione lavorativa

Naturalmente, prima della concessione di un mutuo,le banche e le finanziarie considerano molto attentamente l’affidabilità creditizia del richiedente, oltre che l’importo delle rate mensili e la sua scadenza. In questo modo possono effettuare delle valutazioni per capire se questo mutuo può essere realizzabile oppure no. Questi lavoratori infatti, non godendo di uno stipendio fisso, non hanno la possibilità di ottenere la stessa somma di denaro uguale per tutte le mensilità. A seconda dei lavori effettuati, si possono ricevere degli importi anche molto diversi tra di loro. Ciò significa che questi soggetti non hanno la possibilità tutti i mesi di avere a disposizione la giusta somma di denaro ogni mese da rimborsare alla banca che ha concesso il mutuo.

Mutui prima casa per lavoratori autonomi e liberi professionisti giovani

Per la richiesta di un mutuo prima casa, un libero professionista o un lavoratore autonomo può fare richiesta per uno dei mutui prima casa per autonomi e giovani professionisti solo presentando tutta una serie di documenti. Solo in questo modo la propria domanda potrà essere accolta da banche e società di credito. Per quanto riguarda i requisiti e le garanzie richieste, occorre presentare una copia del modello unico, l’attestato di iscrizione all’albo professionale, se presente, nel caso dei liberi professionisti, oltre che il proprio certificato di nascita e il certificato di stato civile o di matrimonio.

Il lavoratore autonomo a questi documenti deve aggiungere anche l’estratto della Camera di Commercio, Industria e Artigianato. Inoltre, il lavoratore autonomo deve presentare anche una copia della promessa di vendita dell’immobile e una copia dell’ultimo atto di acquisto della casa. Al contrario, il libero professionista, oltre alla copia della promessa di vendita dell’immobile, deve presentare anche un certificato di abilità della casa, così come il lavoratore autonomo.

È obbligatorio sottoscrivere una polizza di assicurazione?

Sono molte le persone che si chiedono se per ottenere un mutuo per lavoratori autonomi o per liberi professionisti occorre stipulare necessariamente una polizza di assicurazione. Devi sapere però che questa stipula non è obbligatoria. Certamente, un lavoratore che gode di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, e quindi di uno stipendio fisso, ha delle maggiori garanzie e quindi rappresenta un rischio minore di insolvenza per il pagamento delle rate. Al contrario, un libero professionista o un lavoratore autonomo, non godendo di un vero e proprio contratto di lavoro, né di uno stipendio fisso ogni mese, non viene considerato un pagatore sicuro da banche e finanziarie.

Importi massimi richiedibili

Di solito, per la richiesta di un mutuo prima casa, la maggior parte delle banche e delle finanziarie eroga delle somme di denaro che possono andare a coprire anche fino all’80% del valore dell’immobile. Ci sono naturalmente altre soluzioni di mutui che prevedono una copertura del 100% del valore dell’abitazione che si intende acquistare. Naturalmente da questa somma di denaro che si riceve occorre sottrarre alcune imposte e le tasse da pagare.

Il capitale massimo erogabile da una banca o da una finanziaria rappresenta infatti una somma considerata al lordo di tutte le imposte che occorre detrarre da questa somma che si riceve. Il costo totale delle imposte avviene tramite detrazione diretta della banca. Le imposte equivalgono allo 0,25% circa del valore dell’appartamento che si intende acquistare. Una delle spese aggiuntive previste per i mutui prima casa riguarda anche il pagamento di una parcella notarile.